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DOVE E' NATO IL JAZZ?

 

Garvin Bushell 1902 - 1991

Livery stable blues

Original dixieland jass band

Maple leaf rag

Scott Joplin

(1) Fino alla metà degli anni ’50 non c’era libro sulla musica neroamericana in cui non  si affermasse più o meno categoricamente che il jazz era nato a New Orleans. Lì erano confluiti e si erano mescolati alla fine dell’ottocento, tutti gli ingredienti di quella musica pittoresca e ibrida erano stati i presupposti; lì avevano mosso i primi passi i grandi pionieri e da lì partirono i primi maestri del jazz alla conquista Chicago e New York e poi del mondo. Ma è proprio così? E’ proprio vero che New Orleans fu la “culla del jazz”?
Qualcuno a cavallo tra gli anni sessanta e settanta del ‘900, ha voluto sottoporre a verifica la storia tante volte raccontata, tentare di separare i fatti storici da quelli leggendari, mitici se ce n’erano.
E per cominciare interpellò alcuni vecchi jazzmen che si erano formati nelle città del Nord Est, al di fuori dell’influenza dei musicisti di New Orleans, o prima che essi arrivassero, e si sentì dare delle risposte che con quella storia non sembrano collimare perfettamente.
Leonard Feather, nelle prime pagine del suo The book of jazz, riferisce qualche testimonianza di vecchi musicisti che contestano la primogenitura del jazz di New Orleans e che comunque correggono o integrano la storia per così dire, ufficiale.
Wilbur the Paris, trombonista nero che cominciò la sua carriera a Filadelphia nel 1919, riferisce fra l’altro: “io ho sempre pensato che, benchè New Orleans fosse un centro focale del Sud, la maggior parte delle grandi città in varie parti del Paese abbiano dato il loro contributo e dato origine a diversi stili".
Il jazz si stava sviluppando nelle diverse zone del paese senza che l’una sapesse cosa si facesse nell’altra. Il pianista Eubie Blake ha ascoltato alla fine dell’ottocento una musica somigliante al jazz assai tempo prima di aver sentito pronunciare questa parola " La chiamavamo ragtime ". W.C.Handy che era nato in Alabama, conferma che all’epoca dei Minstrels, " suonavamo una musica simile al jazz ma non la chiamavamo con quel nome ". Willy “The Lion” Smith ovvero il padre dei pianisti moderni dichiara a sua volta che: " negli anni precedenti la prima guerra mondiale si suonava dell’ottimo jazz a new York e di non aver mai sentito musicisti di New Orleans prima del ’22 quando Armstrong arrivò al Nord ".
James P.Johnson che raccolse l’eredità dei pianisti di ragtime intervistato per “ The jazz review ”, alla domanda: si suonava molto jazz o ragtime a New York negli anni precedenti il 1914? Rispose in questo modo: “ non c’era nessuna orchestra di jazz del tipo di quelle che erano attive a New Orleans o sui battelli del Mississippi, ma il ragtime era suonato dappertutto, nei bar, nei cabarets e nei bordelli ".
Da quanto ho sentito dire da musicisti più anziani che lavoravano a New York nel 1890 o nel 1900, si suonava una specie di ragtime, allora.  
Altra testimonianza rivelatrice quella di Garvin Bushell, un sassofonista nero che avrebbe fatto parte di orchestre famose negli anni trenta. Trasferitosi a New York dal nativo Ohio nel 1919, prestò subito attento orecchio a ciò che si suonava attorno a lui. Trovò tra l’altro che i “ musicisti di New York di quel tempo suonavano in modo differente da quello degli uomini di Chicago, di St. Louis, e di New Orleans. Il “jazz” di New York era più vicino al ragtime e meno al blues. Non c’era nessun musicista dell’Est che sapesse suonare veramente il blues. " Solo più tardi noi imparammo a suonarlo dai musicisti del sud; originariamente non c’era da noi ”.
Quest’ultima testimonianza molto ci aiuta a chiarire la vicenda, Buster Bailey un illustre clarinettista nero ha detto: “Noi suonavamo a Memphis nello stesso periodo in cui loro suonavano a Storyville, a New Orleans. La differenza era che le orchestre di New Orleans improvvisavano, noi facevamo soprattutto musica di varietà. Suonavamo leggendo le parti scritte”. E più avanti “ Nel 1917 cominciammo a improvvisare dopo aver ascoltato le incisioni di Livery stable blues e cose del genere. 
 
 
 

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