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L'icona poeta e attivista politico Amiri Baraka si esibisce con Rob Brown, un sassofonista eloquente e versatile, con una profonda conoscenza del jazz, in una lettura del suo libro "Somebody Blew Up America e altre poesie".

 

Amiri Baraka

IL POPOLO DEL BLUES

 

 

un brano da: Il Popolo del blues di Amiri Baraka

 

Sociologia degli afroamericani attraverso il jazz.

Titolo orginale dell'opera: Blues People, The Negro Experience in Withe America and The Music that Developed from it.

 

Il popolo dl blues è "il classico" sulla musica afroamericana. Scritto a metà degli anni sessanta analizza con rigore il rapporto tra blues, jazz e il lungo tragitto compiuto dai neri verso la conquista del diritto di cittadinanza attivo" in America.

Nel delineare questo percorso, Amiri Baraka ridimensiona il peso delle radici africane sulla forma stilistica del blues che dev'essere visto, invece, come il primo esito culturale di rilievo prodotto dai neri dopo la liberazione dalla condizione schiavile.

Il blues nasce quando il nero è triste,

quando è lontano da casa, lontano dalla

madre o dall'innammorata.

Allora pensa a un motivo o ad un ritmo che ama,

e prende il trombone o il violino o il banjo o il clarinetto

o il tamburo, oppure canta o si mette a ballare.

 E su quel motivo, scandaglia le profondità della

sua immaginazione. Questo gli fa scacciare la tristezza.

Ernest Ansermet, 1918

 
" La cultura afroamericana nasce come vivida esperienza e sviluppo storico del popolo afroamericano, un popolo dell'emisfero occidentale, la cui storia e rataggio dipendono tanto dall'Africa quanto dall'America. 
Alle soglie del Diciannovesimo secolo questo nuovo popolo, si era consolidato a tal punto che il "ritorno in Africa" cessò di rappresentare una via di fuga..., il blues ha origine dalla spinta tardo ottocentesca della cultura musicale secolarizzata afroamericana, la cui eredità lirica e musicale più antica era africana,  ma la cui forma mutevole più recente riassumeva la vita e la storia in occidente!  
Già all'inizio del Diciannovesimo secolo diversi africani erano diventati afroamericani e il blues, dallo spiritual dalla work song, si era innalzato per celebrare l'entrata dei neri in una dimensione meno repressiva, più incerta ma meno dura, anche se, per molti aspetti, sempre tragica e deprivativa.
Il blues in quanto forma lirica e musicale è solo uno dei tanti aspetti possibili. In termini più specifici, il blues è una forma profana afroamericana, rurale e urbana. Quella rurale è la più antica, e risale all'epoca della schiavitù.
Le diverse forme urbane riflettono, invece, il movimento storico e sociale dei primi neri che,  dalla Guerra civile in avanti, si spostarono dalle piantagioni alle città meridionali e che, verso la fine degli anni Ottanta (dell'ottocento), iniziarono a spingersi verso nord per sfuggire all'opera di ricostruzione e al KKK, oltre che per cercare un mondo nuovo." 
" Il blues è una musica "sporca" , che grazie alla sua forza è entrata a pieno titolo nella storia sociale americana, di tutti gli americani, e che si è poi evoluta in nuove e più complesse forme, superando due trappole. La prima tesa "dal bisogno di presentabilità" della borghesia nera e la seconda "dall'assimilazionismo e il recupero culturale" messo in atto dalla cultura bianca.

 

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