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Rollins con il Presidente Obama. " Troppo conservatore Barak Obama, non basta nascere nero per essere progressista.

Un "nonno" Sonny in piena forma, dopo qualche problema di salute, per fortuna superato, dimostra di essere ancora una volta una preziosa testimonianza. In questo momento ciò che risalta del "Colussus" dei sassofonisti, è la sua voglia di tornare in pubblico, a suonare per il suo pubblico. Nasce ad Harlem, da una famiglia originaria delle Isole Vergini, sin da bambino sente l'influenza della musica caraibica ma fu con un maestro del quartiere nero che iniziò la sua avventura con il jazz e si iscrisse ad una vera scuola sempre ad Harlem, la New York School of Music.

Gli inizi con altri giovani colleghi furono l'occasione per scoprire le droghe leggere che divennero pesanti con il crescere della sua attività fino a diventare musicista professionista e a farne uso regolare "perchè tutti lo facevano" ed è qui che conobbe Parker, Holiday e tutti gli altri  di cui ci racconta qualcosa di ognuno. " Billie era l'anima più bella che si potesse incontrare, dovevo combattere chi si approfittò di lei era una donna e una cantante fuori dal comune". "Bud Powell era come Beethoven completamente conivolto nella sua musica, con lui non potevi sbagliare".

In quel perdiodo però la sua reputazione era molto compromessa, si diceva:  "stai lontano da Rollins e Parker. Bird era il mio idolo e quello che lo distruggeva  era vedere i giovani musicisti imitarlo.

Entrai in comunità e ci rimasi per più di quattro anni uscii il 5 maggio 1955. Degli anni successivi ricorda le serate del Villge Vanguard con Wilbur Ware ed Elvin Jones ed il periodo che sparì dalla circolazione "per ritrovarsi", si esercitò per anni sotto il Ponte di Williamsburg dove poteva suonare liberamente. La sua importanza gli ha procurato delle riconoscenze presidenziali con inviti  da Bill Clinton e  Barak Obama ma fu Jimmy Carter che lo chiamò per primo alla Casa Bianca ed in quell'occasione c'erano anche Ron Carter e Max Roach. Dell'attuale presidente dice che è troppo conservatore " non si è per forza progressisti, perchè si è neri".  Autore di Freedom suite, un'opera jazz sulla libertà scritta da "Earl Robinson un grande poeta" fu poi registrata anche da Frank Sinatra.

Non manca un passaggio sul razzismo di cui ritiene che oggi la "situazione sia decisamente migliore di molti anni fa" e una citazione su Miles Davis "era un grande " aveva quattro anni più di me e una personalità complessa ma era anche molto timido, Paul Bley "ha la coscienza precisa di quel che fa", di Jim Hall: "era la persona migliore che mi sia capitato di incontrare nel mondo del jazz" con John Coltrane cercavano di metterci sempre l'uno contro l'altro ma Coltrane era una persona spirituale, schietto e onesto.

 

Tratto da: Cover Story, Sonny Rollins, di Enzo Capua Musica Jazz n.6 Giugno 2014

"Con Bud Powell non potevi sbagliare, ti inceneriva con uno sguardo. Non lo feci più.

Luglio 2012 Consegna del Baiocco D'oro della città di Perugia. Nell'anteprima del video da sinistra verso destra: Renzo Arbore Presidente onorario di Umbria jazz, il Sindaco Wladimiro Boccali, Sonny Rollins nascosto, e Carlo Pagnotta direttore artistico del festival umbro.

Notestonate

SONNY ROLLINS

 Pubblicato il 2 Luglio 2014, a cura  di Giuseppe Caramuta

 

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