top of page

Notestonate

IL GRANDE JOE COCKER

 Pubblicato il 24 Dicembre   2014, a cura  di Giuseppe Caramuta

 

Nel dare un titolo a questa rubrica mi sono ispirato ad una distorsione, recepita in Italia, sul blues. Negli anni venti e trenta infatti, veniva considerato una musica stonata, proprio così, le blue note per via di un intervallo di quinta diminuita, che l'armonia classica considera dissonante, in Italia valse al blues il nomignolo di musica stonata. Nasce quindi come una provocazione al fatto storico per guardare da una posizione critica se necessaria, fatti, persone ed eventi belli o brutti che siano. Bisogna ora, trovare il nesso tra il titolo della rubrica e la scomparsa del cantante di Sheffield: ... «non credete a tutto quello che leggete su Internet – aveva fatto sapere il manager appena due giorni prima del decesso – Joe è vivo e sta bene». Ma poi: «Era semplicemente    unico, sarà     impossibile riempire il vuoto che lascia nei nostri cuori» ha sottolineato il suo agente, Barrie Marshall. Tutto ciò suona o no come una brutta stonatura?  Aver perso un protagonista di Woodstock è di per se una notizia triste, intanto perché un'altra colonna del grande tempio del rock  crolla e, con lei, va via un'altro pezzo della sua storia e poi, cosa c'era da nascondere di un personaggio pubblico come Joe Coker, patrimonio della musica internazionale?  Per noi saranno cose incomprensibili le sottolineiamo ma ce ne faremo una ragione nel ricordo "dell'Attore" che fu sempre sul palco.
bottom of page