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Questa volta non parliamo di musica ma di quel che la musica può fare in questo momento storico della nostra regione. Il popolo lucano che non è un "comitatino" e che nella stragrande maggioranza si è sentito offeso da quell'editto allora, che si organizzi e difenda la propria terra dagli interessi delle grandi società petrolifere.
Ciò che sosteneva l'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, giusto due anni fa, è in netta contrapposizione con i programmi del governo vedi art.38 dello "Sblocca Italia". Nel frattempo cosa è cambiato, perchè questo passo indietro. Ho, abbiamo, tutte le ragioni per sospettare che  sotto ci sia qualcosa di poco chiaro, perchè questo cambiamento di rotta? Quale altro danno ci aspetta dopo: Fenice, La Trisaia di Rotondella, Il Basento seriamente inquinato, il lago del Pertusillo carico di idrocarburi pesanti, le reimmissioni nei pozzi petroliferi molto sospette, con terreno bruciato tutt'intorno, e i casi di tumore in aumento solo in Basilicata rispetto alla media nazionale? Sono domande legittime a cui intanto qualcuno deve dare una risposta. Non è piaciuto l'atteggiamento dei nostri parlamentari di votare lo "sblocca Italia", non lo comprendiamo e non comprendiamo la scelta di non impugnare l'art.38 davanti alla Corte Costituzionale.  Ogni metro quadro della nostra terra può essere perforato, nei 400 km/q del nord dall'alto Bradano al Vulture le richieste di perforazione sarebbero la fine della produzione di uno dei vini più importanti in assoluto e dell'olio più buono. Come conciliare la tradizione agricola, il turismo e la produzione dei prodotti locali con l'estrazione del greggio?  La Val d'Agri ci ha insegnato amarissime verità, fatte di inquinamento, cattivi odori, tremori vari che le società continuano a ritenere "normali attività estrattive". Avevamo e abbiamo bisogno di leggi serie per ridare speranze ai nostri giovani e ci rifilano una leggina che non ci darà nessuna prospettiva di sviluppo. Ci trasferiremo tutti in Toscana dove non permettono nemmeno l'eolico per non rovinare il loro bel paesaggio, costruito nel corso dei secoli, (mica fessi loro). Noi invece permettiamo i parchi eolici di fronte alle nostre bellissime dolomiti, dietro i castelli, davanti alle cattedrali e in ogni altro posto. Ma Renzi ci vorrà nella sua regione, visto che alle primarie qui in Basilicata non ha preso la maggioranza dei voti?

 

da "I blog de Il Fatto Quotidiano " 

7 settembre 2014


Il futuro del nostro paese è lontano dai combustibili fossili: 
il futuro del nostro paese è l’efficienza energetica, 

l’innovazione e l’uso delle rinnovabili.

 

Matteo Renzi, 21 Novembre 2012, Le Scienze

Notestonate

CHE IL MONDO DELL'ARTE E 

DELLA CULTURA LUCAN SI MOBILITI!!

 Pubblicato il 24 Novembre   2014, a cura  di Giuseppe Caramuta

 

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