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Américo Pascual Caramuta

 

da " Fenometologia della musica "

"L'uomo e la sua melodia arcaica: fenomeno tra i fenomeni

di Giovanna Conti

Azzali Editore, Parma, Giugno 2012

 

 
Américo Pascual Caramuta, nasce il 28 Ottobre 1926 a Rosario, Argentina.
 
Inizia lo studio del pianoforte sotto la guida della sorella maggiore, e già all'età di sei anni sente che il pianoforte Ã¨ la sua strada. Nel 1946 si diploma al Conservatorio di Claeys di Rosario. Nel 1949 vince una speciale borsa di studio messa a disposizione dal governo argentino per i musicisti più meritevoli, e la mantiene per i sette anni in cui è allievo esemplare di Ruwin Erlich e Vicenzo Scaramuzza. In quegli stessi anni si laurea in ingegnaeria meccanica, nel 1956 vince una borsa di studio univeritaria che lo porta fino in Italia, come allievo del Maestro Carlo Zecchi presso l'Accademia di Musica di Roma. Nel 1957 è nominato Professore Assistente all'Accademia di Musica di Siena. Nel 1958 si trasferisce a Madrid, dove rimane fino al 1967. Qui, l'Isituto di Cultura Ispanica promuove la sua carriera concertistica riconoscendogli diversi premi. Nel 1967 accetta la cattedra di Professore all'Università Nazionale del Messico, dapprima docente per i corsi post-laurea, nel 1971 diventa, presso il dipartimento umanistico, ricercatore titolare del suo proprio sistema " Fenomenologia della tecnica pianistica". Prosegue il suo perfezionamento in altre città del vecchio continente finchè nel 1972 decide di mettere radici negli Stati Uniti, a Cherry Hill, New Jersey dedicandosi contemporaneamente alla didattica e alla carriera solistica. E' nominato artist in residence presso il Leaver College of Music in Pannsylvania, ed è qui che avviene il suo debutto "americano". Il suo pianismo prende il volo : è la volta della Carnegie e della Alice Tully Hall (Lincoln Center New York), dell'Auditorium di Pechino, ma anche delle Isole Canarie, della Corea, di Vienna e Salisburgo, Odessa e di nuovo Madrid. E' anche dottore in Teologia presso la Pontificia Università del Messico e come tale viene invitato da diverse associazioni teologiche, tra cui la Hoshin University di Seoul ed è anche direttore del dipartimento di musica della Fondazione Fernando Rielo di Madrid.
Il suo sistema tecnico, filosofico e didattico, compendiato nella Fenomenologia della tecnica pianistica Ã¨ considerato soprattutto in Messico e negli USA un significativo contributo alla filosofia e alla tecnica del pianoforte, è adottato dalle università più accreditate degli Stati Uniti: negli anni '80 è professore aggiunto della Rutgers-Camdemn, del Burlington County College, della City University of New York.
Negli anni '90 si trsferisce a Busseto in provincia di Parma  (Italia), colabora con l'Istituto "A.Peri " di Reggio Emilia. Si trsferisce verso la fine degli anni '90 a Lanuvio presso Roma e poi  a Latina dove si spegne il 16 Ottobre 2000.
" A dieci anni dalla scomparsa, posso finalmente celebrare il mio maestro che resta per me il più grande esempio di "intelligenza applicata". Il suo sistema è coerentemente fondato sul rispetto che io ho respirato personalemnte in ogni istante delle sue lezioni. 
Mai mi sono sentita svalutata, mal giudicata o ferita durante la mia formazione con lui. Provenendo da una scuola di pianoforte fondata sulla ripetizione, l'imitazione e il dogmatismo più cieco, ed essendo passata per insegnanti che ostentavano citazioni ammuffite ignorando le leggi biologiche e fisiche fondamentali, a ventun anni  approdai a Caramuta come un naufrago approda a un'isola nel  mezzo dell'oceano.
Trovai finalmente un vero maestro, colto e dinamico, un viaggiatore che portava in dono esperienza, buon senso e soprattutto rispetto per quelli che lui chiamava "apparenti errori" , "apparenti debolezze", "apparente lentezza", ovvero per ogni cosidetta "diversità" di abilità e di cultura.
Grazie anche a questa sua disposizione all'apertura, Caramuta aveva maturato una grande capacità di concentrazione e di sintesi, tanto che ogni sua minima indicazione sulla tastiera apriva le porte di mille mondi paralleli e complementari alla musica. All'inizio non potevo credere che esistesse una tale alternativa al ristagno accademico che fino ad allora avevo conosciuto, ma col tempo dovetti convincermi: la Fenomenologia della tecnica pianistica rappresenta lo sforzo coerente di un uomo dai molti difetti, ma che è stato in grado di fondere generosamente la sua vita in un sistema non solo estetico ma funzionale alla comunicazione, quindi al benessere.
"Come il vento che passa e ci racconta la storia del mondo", Caramuta portava in dono dal suo eterno peregrinare il sapore dei testi antichi insieme all'irriverente modernismo/tecnicismo americano, l'audacia latina unita al rigore protestante, un tipo di disinvoltura cosmopolita che non dimentica le tradizioni di ciascun paese; attraverso la musica, egli ha insegnato per decenni i segreti della fusione tra vecchio e nuovo, tra Oriente ed Occidente, fornendo l'enzima che ha permesso a molti studenti di attivarsi come entità eto-bio-sociali e di far loro respirare la musica. "
 
 

"Ogni studente è un unità biologica psichica e sociale. 

Il maestro deve rispettare la presenza di queste tre parti della personalità dell'alunno se vuole conseguire

migliori risultati.  

Non è il culto della personalità dell'esecutore ciò che importa, ma l'esaltazione dell'opera in sè".

 

( Amèrico Caramuta, Clarin,  Buenos Aires 12.12.1980 )

 

C.Debussy, Les sors et le parfums dans l'air du soir, A.P.Caramuta, Alice Tully Hall, N.Y.C. 1978 (3.14)

Les sons et le parfums dans l'air du soir - Amèrico Pascual Caramuta
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F.Chopin, Notturno in do diesis minore, 21a, Giovanna Conti, Conservatorio "A.Boito"  

Parma 2012 (3.38)

F.Chopin, Notturno in do diesis minore, 21a - Giovanna Conti
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C.Debussy, La fille aux cheveux de lin, A.P.Caramuta, Alice Tully Hall, N.Y.C. 1978 (2.25)

La fille aux cheveux de lin, A.P.Caramuta - Amèrico Pascual Caramuta
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